Cinque pani e Ri-Use It: i nuovi progetti del Servizio Civile Universale di Ambiente Solidale 

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Cinque pani e Ri-Use It: i nuovi progetti del Servizio Civile Universale di Ambiente Solidale 

nuovi progetti, nuove opportunità di servizio civile

Quando si parla di attività lavorative e di volontariato, non tutti sanno che esiste qualcosa che le racchiude entrambe. Stiamo parlando del Servizio Civile Universale!

Affermatosi – non senza controversie – come espressione dell’obiezione di coscienza in alternativa al servizio militare, il Servizio Civile è oggi un’opportunità che può davvero, concretamente, cambiare la vita di più persone: i volontari che ne fanno esperienza diretta e chi beneficia dell’azione dei volontari stessi. 

Svolgere il Servizio Civile Universale significa dedicare un anno alla comunità, conoscere nuovi compagni di viaggio e soprattutto fare una nuova (talvolta la prima) esperienza lavorativa.
Infatti, oltre ad essere un’attività retribuita con un compenso mensile, il Servizio Civile è un’esperienza che permette di crescere nei campi più disparati, e che spesso aiuta a sviluppare importanti skill permettendo di mettere in atto una certa trasversalità di compiti, che possono anche discostarsi dal proprio percorso di studi.  

 

I progetti di Servizio Civile di Ambiente Solidale di quest’anno 

Ambiente Solidale, che da anni fa parte del Consorzio di cooperative sociali Co. Re. (ente accreditato per l’attivazione dei progetti di Servizio Civile Universale) promuove diverse proposte incentrate sulla difesa dell’ambiente e sulla solidarietà. I progetti presentati per il nuovo anno sono Cinque pani” e “Ri-Use It. 

Cinque pani ha l’obiettivo quello di ridurre lo spreco alimentare nel territorio della provincia di Napoli attraverso pratiche orientate al recupero delle eccedenze e dei beni alimentari invenduti o non consumati, utilizzandoli come strumenti di sostegno materiale a cittadini in stato di bisogno e indigenza alimentare.
Non a caso il nome trae ispirazione dal versetto “cinque pani e due pesci”, un passaggio del Vangelo (Luca 9,11- 17) che insegna il valore della condivisione. 

Ri-Use It è invece il progetto che punta su rafforzare le attività di raccolta differenziata dei rifiuti a Napoli, sensibilizzando le nuove generazioni e la cittadinanza tutta a pratiche eco-sostenibili di riuso e riciclo dei materiali e ai temi della legalità ambientale, riducendo gli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti.
Il progetto prevede la realizzazione di campagne di sensibilizzazione, ma anche lo svolgimento di attività laboratoriali.

Candidati subito inviando la domanda su https://domandaonline.serviziocivile.it scegliendo il tuo progetto preferito:

  • Cinque pani (Codice PTCSU0024021013261NXTX)
  • Ri-use it (Codice PTXSU0024021013262NMTX)

Ricorda che hai tempo fino alle 14:00 del 10 febbraio per inoltrare la candidatura.

 

Le testimonianze dei nostri volontari

Ma per fare ancora più chiarezza su queste attività, abbiamo chiesto ai volontari che stanno attualmente svolgendo il Servizio Civile per Ambiente Solidale di darci qualche informazione in più, descrivendo le impressioni di chi sta vivendo l’esperienza “dall’interno”. Gli abbiamo chiesto di raccontarci il Servizio Civile dal loro punto di vista, paragonando l’idea che ne avevano prima dell’iscrizione con quella che si sono fatta poi dopo.
Queste sono state le loro risposte: 

Rosalia Colavecchia, 23 anni studentessa magistrale di Scienze della Politica all’Università La Sapienza di Roma:

Non posso che spendere bellissime parole. Non so dire se la mia è stata fortuna, ma il mio impiego nella cooperativa Ambiente Solidale è davvero stimolante. L’esperienza qui rende (più!) responsabili ed il mio contributo è di supporto allo scopo ultimo dell’intero lavoro. Essere parte, anche se in piccolo, di un’azienda che si impegna per il non profit è quanto mi auguro anche per il mio futuro.
Ha risposto interamente alle mie aspettative perché è ciò che ricercavo quando ho fatto questa scelta. La stessa formazione si è di fatto rilevata interessante perché ha trattato di temi (l’ambiente, la solidarietà, il lavoro) su cui tutti, a mio avviso, dovrebbero fermarsi a riflettere. 

 

Simone Gillo, 24 anni, studente universitario di Scienze biologiche all’Università Federico II:

Quando ho saputo di essere stato selezionato per il Servizio Civile Universale non avevo ancora un’idea precisa di cosa fosse realmente. Complice la voce sbagliata ma dilagante di ritrovarsi in un luogo in cui non si fa niente, ero infatti un po’ preoccupato. Mi sono ricreduto sin dal primo giorno: oggi sono felicissimo di poter attestare quanto fuorviante sia questa diceria. Da quando abbiamo iniziato il percorso mi sono ritrovato in un ambiente amichevole, dove l’apprendimento e l’approfondimento di skill e nozioni utili per un futuro lavoro sono all’ordine del giorno, grazie anche allo sperimentare varie attività e mansioni. Ma la cosa migliore ancora è stata rendersi conto col tempo di star facendo qualcosa di realmente utile per la comunità, vedendone poi i risultati.
Ed è proprio la sensazione di star realmente aiutando il nostro territorio che rende quest’esperienza impagabile. 

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