Economia & Giovani: i primi (ottimi) risultati del progetto “Collabora”

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Economia & Giovani: i primi (ottimi) risultati del progetto “Collabora”

Entusiasmo e trepidazione si respirano nel salone della Caritas di Napoli durante la mattinata del 25 novembre scorso.

Una cornice perfetta per presentare i risultati dei primi mesi del progetto “Collabora – Persone che generano comunità”, iniziativa nata grazie alla Caritas Diocesana di Napoli con il contributo dell’8×mille della Chiesa Cattolica e promossa dalla nostra cooperativa in sinergia con Seme di Pace, Città di Leonia e dal progetto Policoro. 

In questa occasione, è stato presentato anche il percorso formativo per l’autoimprenditorialità del progetto: si tratta di un corso gratuito, pronto a partire, che ha lo scopo di fornire gli strumenti utili ai partecipanti per orientarli al meglio nel contesto lavorativo e nell’eventuale gestione di micro-impresa.

Economia & giovani: il connubio da portare avanti  

L’introduzione è stata affidata al Vicedirettore della Caritas di Napoli Giancamillo Trani, che ha espresso l’importanza di divulgare una cultura d’impresa sana, etica, sostenibile e che aiuti i soggetti più fragili. 

Don Tonino Palmese, Vicario Episcopale presso Settore Carità e Giustizia, ha parlato del contesto lavorativo, spesso ostico, che coinvolge i giovani napoletani e dell’importanza di cogliere e valorizzare il talento di ciascuno. 

In seguito Don Enzo Cozzolino, Direttore della Caritas di Napoli, ha invitato a seguire le parole del Papa sui temi fondamentali quali giovani e mondo del lavoro, ampiamente espresse anche durante l’iniziativa The Economy of Francesco. 

L’argomento economia è stato poi ripreso e snocciolato dall’ospite successivo, Francesco Marsico, Responsabile Area Nazionale Caritas di Napoli, che ha aggiunto anche alcune considerazioni sull’impatto della pandemia sul nostro sistema economico, rivelatosi molto fragile: «La razionalità economica non è stata un bene per il sociale, come abbiamo visto con la pandemia e c’è bisogno, come dice il Papa, di un cambiamento radicale del modo di fare economia in un’ottica comunitaria in cui i giovani siano parte del progetto, toccando l’anima della città con lo sguardo di Gesù per ascoltare la domanda di lavoro e i bisogni del territorio». 

Tante quindi le riflessioni intavolate in questa prima parte dell’evento. 
Temi dal carattere diverso ma in fondo connessi dal filo unico del progetto “Collabora”: religione ed economia. Lavoro e Coronavirus. Papa Francesco e Keynes: un valzer di argomenti che ha trovato il giusto ritmo nel salone di via Trinchera, danzando alla perfezione. 

I primi risultati di “Collabora” 

Irene Ioffredo, Coordinatrice del progetto “Collabora”, ha illustrato i risultati ottenuti finora dal progetto. 

Nei primi sei mesi sono stati coinvolti ben 380 giovani in percorsi di orientamento.
Sono stati attivati 10 tirocini formativi retribuiti: un’occasione che rappresenta anche una funzione formativa specifica, e consente ai destinatari di misurarsi in un reale contesto lavorativo.
È stato attivato uno sportello di accompagnamento che supporta nella redazione di un piano d’impresa, attraverso cui, nei primi sei mesi, sono state accompagnate e orientate 10 persone in percorsi di autoimprenditorialità. 

Ha poi preso la parola Antonio Capece, direttore della cooperativa Ambiente Solidale, che ci ha tenuto a sottolineare l’importanza di un corso per l’autoimprenditorialità e dello stesso progetto “Collabora”: «Questo progetto in generale e il corso in particolare, sono due strumenti pratici per chi voglia avviare un’attività in proprio, ed è proprio questo ciò che abbiamo voluto creare: moduli concreti per fare realmente impresa». 

È stata preziosa la testimonianza di Francesca Andreoli, tirocinante assunta proprio grazie al progetto, che ha voluto raccontare l’esperienza del percorso lavorativo. 

Infine, Don Federico Battaglia, tutor del progetto Policoro, ha chiuso l’evento con una considerazione su una possibile nuova cultura del lavoro che abbia i giovani come protagonisti: «questa a cui si rivolge il progetto, è l’ultima generazione che può ancora dire qualcosa e l’obiettivo è innestare una nuova cultura del lavoro dove i giovani sono protagonisti nella fase già di progettazione, e il Terzo settore progetta assieme ai destinatari in un lavoro di squadra». 

Pronti a partire! 

Il corso parte sabato 27 novembre 2021 a Villa Fernandes a Portici (Via Diaz 144) alle ore 10:00
Sono previsti 10 moduli divisi in 30 ore di corso, che guiderà i suoi iscritti verso l’indipendenza imprenditoriale attraverso lezioni che spazieranno dall’economia civile al marketing, dall’impresa responsabile alla finanza agevolata. 

Il corso sarà una grande occasione per mettersi in gioco e apprendere nuove, importanti skill e conoscenze. 
Non ci resta che dire che un progetto così importante, con una preparazione meticolosa alle spalle, non può che accogliere i suoi iscritti a braccia aperte. 

Noi siamo pronti a partire! Prossima fermata: un mondo del lavoro giovanile cosciente, accogliente e responsabile.

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