Non tutti però sanno che esiste un’alternativa alle vacanze come le intendiamo tradizionalmente. E proprio oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, desideriamo parlarvene: si tratta di turismo ecologico e a basso impatto ambientale, definito ecoturismo.
Questa particolare forma di turismo unisce comunità, difesa dell’ambiente e viaggi sostenibili. Scopriamo come.
Fare ecoturismo significa discostarsi dagli obiettivi del tradizionale turismo di massa, e sostanzialmente significa svolgere una duplice missione: preservare gli ambienti naturali che si visitano e supportare il turismo, e quindi l’economia locale.
Ci sono tre princìpi alla base di questo particolare tipo di viaggio.
Il primo è quello del coinvolgimento delle popolazioni locali nello sviluppo dell’ecoturismo. È importante che le risorse economiche ottenute da questa attività vadano a supportare i servizi offerti a beneficio sia delle popolazioni locali che dei visitatori.
Il secondo principio è quello della riduzione dell’impatto ambientale. L’ecoturismo si basa soprattutto – ma non solo – sul visitare e andare alla ricerca di zone sensibili, come le foreste, aree protette, parchi e riserve naturali. Insomma, mete ideali per chi ama il contatto con la natura e per le famiglie che, colgono l’occasione per insegnare ai propri figli a rispettare l’ambiente, fare uso di energia rinnovabile e ridurre al minimo gli sprechi.
Il terzo principio riguarda il rispetto delle culture locali.
Infatti, questo tipo di turismo non solo prevede la protezione degli ambienti naturali, ma anche la protezione e la valorizzazione dei patrimoni culturali. Viaggiare e fare ecoturismo può essere anche un’occasione educativa e di crescita culturale personale: avvicinarsi e rispettare una nuova cultura dev’essere un compito fondamentale di chi si approccia a tradizioni locali che non conosce.
Essere ecoturisti non vuol dire fare un viaggio diverso dal solito, ma avere una sensibilità in più, consapevoli che può portare numerosi benefici. Il primo vantaggio investe principalmente l’ambiente.
Come abbiamo visto, l’ecoturismo promuove la difesa degli habitat naturali che si visitano. In tal senso, anche le guide turistiche sono chiamate a incrementare la consapevolezza riguardo l’importanza della sostenibilità e della corresponsabilità nel preservare l’ambiente. Una maggior sensibilizzazione su questi temi non può che portare effetti positivi, creando nuclei di turisti più coscienziosi. Questi, poi, saranno cittadini più attenti. E i souvenir, ma anche una consapevolezza sull’ambiente..
Ma, come abbiamo visto, a beneficiarne sono anche le comunità locali. Supportando il turismo nei luoghi che si visitano si supporta automaticamente anche il lavoro e lo sviluppo del territorio stesso.
Perché, dunque, non provare un’esperienza di ecoturismo?
Un’esperienza che unisce l’importanza della difesa dell’ambiente e degli ecosistemi che ci circondano con quella di stare a contatto con ambienti, culture, persone e animali che non ci capita di incontrare tutti i giorni.
Non sarà sicuramente la prima scelta che viene in mente a molte persone quando pensano alla parola “vacanza”, ma sicuramente l’ecoturismo è un approccio fondamentale (e forse diremmo quasi necessario) che sta già prendendo piede.
Oltretutto, anche nell’Agenda 2030 il turismo è saldamente presente, inteso come motore di progresso e tutela del Pianeta nonché fondamento di pace e comprensione reciproca tra i popoli.
Dunque è tempo di cambiare la concezione di viaggio. Prepariamo la valigia?
